Cosa ci dice la schiena
Sviluppo e significati della colonna vertebrale
La colonna vertebrale, è letteralmente, una “colonna portante” di tutto il nostro corpo, lo sostiene, lo equilibra e lo dirige nei movimenti quotidiani e come vedremo, durante tutto il percorso della vita.
L’uomo è l’unico essere vivente su questo pianeta, che vive in posizione eretta, al contrario degli animali, è dotato di intelletto, spirito e coscienza di sé; conserva una parte animale, terrena e istintuale, ma, con la testa (cervello) si proietta ed eleva verso l’alto.
La colonna vertebrale, è “una scala a pioli lungo la quale si realizza il passaggio e la crescita dell’Uomo tra Terra e Cielo “così viene descritta in Cina nella dinastia Song la schiena (960-1269 d.C.) questo fa si che l’uomo, pur conservando una natura animale, tenda, col suo sviluppo, verso una natura più spirituale, divina, se vogliamo, e lo ponga, a seconda delle sue capacità, a vivere in una condizione “tra Terra e Cielo”.
Alla nascita, la colonna del bimbo nel grembo materno, è come una grande virgola, presenta un’unica curvatura (cifosi) vediamo come progressivamente andrà ad assumere la conformazione definitiva. Nei primi mesi di vita, il neonato fatica a sorreggere la testa, viene tenuto in braccio e non ha possibilità di movimenti autonomi nello spazio circostante; i suoi primi spostamenti li effettua carponando, comincia a guardare davanti a se e in alto è in questa fase che si forma la prima “controcurva”, la lordosi cervicale.
A questa prima fase motoria, segue quella dell’erigersi in posizione eretta e camminare, il peso viene scaricato e diviso in parti uguali sugli arti inferiori attraverso l’osso sacro e il bacino, questo nuovo carico fa si che si formi la seconda controcurva: la lordosi lombare.A questo punto il rachide, presenta la sua forma definitiva e può adempiere a tutte le sue funzioni; tralasciamo volutamente in questa sede, tutte quelle prettamente biomeccaniche per analizzare più dettagliatamente quelle energetiche e relativamente simboliche, che ci offre la visione della Medicina Cinese.
Il Canale energetico che percorre tutta la colonna vertebrale e la controlla è chiamato Dumai, Vaso Governatore o Governatore Nervoso che dir si voglia; già il suo nome ha una stretta assonanza col sistema nervoso centrale che è in essa contenuto (midollo spinale) una descrizione più dettagliata dell’evoluzione e del significato energetico di ogni tratto della colonna, ce lo da lo studio e l’interpretazione dei suoi principali punti di Agopuntura.
Questa descrizione, potrebbe avere una sovrapposizione con quella della Medicina Ayurvedica indiana e i suoi centri energetici detti Chakra, personalmente credo che, la descrizione in Medicina Cinese sia più precisa, comunque sovrapponibile.
Coerentemente con quanto esposto prima, anche lo sviluppo energetico dell’individuo, segue un andamento di elevazione dal basso/inizio (Terra) tendendo all’alto/evoluzione (Cielo). Sul Canale, si parte dal primo punto VG 1, localizzato tra la punta del coccige e l’ano, è la parte più bassa (Yin) del Dumai, legata alla materialità. Possiede contenuti di tipo fisico, sessuale, alimentare, ma non mentale; disturbi in questa parte del corpo (emorroidi, cistiti, prostatiti) svelano problemi correlati alla propria sessualità; allo stesso modo una risposta ad uno stimolo sessuale o legato alla propria appartenenza etnica o razziale riceve risposta da parte di questa zona del corpo.
Potremmo definirla come “zona dell’identità”, il luogo primario dove percepiamo di “esserci”.
Il punto successivo, determinante a livello evolutivo è VG 4 infatti si chiama “Mingmen” (Porta della Vita) localizzato tra la seconda e terza vertebra lombare, è il luogo di passaggio tra la parte inferiore del corpo e la superiore, è anche la parte dalla quale ha luogo il riflesso di separazione tra l’individualità del figlio e quella della madre, il luogo dal quale la persona si erge in piedi. È il luogo della nostra solidità, il luogo a partire dal quale accanto al “ci sono” legato al punto precedente, posso riconoscere senza timore “ci sono io e c’è l’altro”. A partire da questa separazione, iniziano le scelte della vita, divenuta autonoma, Mingmen è definibile come la “zona delle scelte”, il punto dal quale mi ergo nella vita e posso scegliere dove dirigermi.
Alcune persone possono restare tutta la vita al livello precedente, ritmate e definite dalla sola fisicità e sessualità.
L’evoluzione procede con il punto VG 9 Zhiyang (Raggiungere lo Yang) si trova al di sotto della settima vertebra toracica; nella dinamica Yin-Yang, l’attenzione torna su di Sé. Ci si rende conto di dover osservare i nostri comportamenti sociali, legati alla propria sfera di appartenenza: è in questa parte del Dumai che si posiziona ed identifica il sé sociale. Potremmo identificare la progressione con: “ci sono io, c’è l’altro, ci sono io con i comportamenti che mi sono consoni”.
Questo punto di passaggio è definibile come “zona del ruolo”.
Il processo evolutivo, passa per una successiva separazione al punto VG 14 “Dazhui” (Grande vertebra) situato al di sotto della settima vertebra cervicale, il riflesso legato a questo punto è l’alzare il capo e dunque guardare fuori di sé e lontano da sé. Vedo l’altro e divento capace di riconoscerlo. Riconoscendolo, divento consapevole che esistono gli altri e la loro individualità, mi muovo in questo spazio, seguendo la mia strada. Nella progressione seguita sino ad ora possiamo definire il cammino con: “ci sono io (VG1), c’è l’altro (VG4), ci sono io con i comportamenti che mi sono consoni (VG9), sono quello che faccio e il cammino che percorro (VG14)”.
Questo passaggio è definibile come “zona dell’agire”.
Siamo giunti ad un livello alto nel Dumai col punto VG 16 “Fengfu” (Palazzo del Vento) posizionato immediatamente sotto alla protuberanza occipitale, vicini allo Yang più elevato. Questo punto è denominato nel taoismo “magazzino del cambiamento”. Giunti a questo punto della crescita, si comprende che tutto deve trasformarsi, che tutto è mutamento e rinnovamento, che è necessario lasciare gli attaccamenti legati alle zone inferiori, condizione essenziale per poter procedere.
Siamo nella “zona del cambiamento”.
Il cammino di crescita, culmina col punto posizionato nella zona più in alto della testa, in contatto diretto col Cielo, il punto VG 20 “Baihui” (Cento incontri) è la “zona dell’illuminazione”, il mare dello Yang, il luogo di Luce che abita le persone che vivono una intensa e profonda e ricca vita spirituale. Chi è giunto a tale livello di autoconoscenza, manifesta attorno al capo un’invisibile “aureola” di Luce e Qi (Energia) come rappresentato anche nell’iconografia sacra occidentale. Tutto ciò ci può allargare la visione di cosa siano e cosa significhino i vari disturbi e mutamenti strutturali della la nostra colonna vertebrale, tenendo presente che, noi non siamo solo una “macchina”… ma un’entità complessa e integrata di Corpo, Mente e Spirito.