Il Tuina:
la “Massoterapia Cinese”
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC), è una pratica medica millenaria, che comprende una vasta gamma di discipline terapeutiche. Tra queste, il Tuina, essa si distingue come una forma di terapia eseguita manualmente e con l’ausilio di strumenti, detti “tecniche complementari” (Coppettazione, Moxibustione, Guasha, Martelletto a Fior di Pruno) e recentemente coadiuvato anche dal Taping Neuromuscolare, la sapiente scelta e messa in pratica di queste tecniche, risulta altamente efficace per una larga parte di disturbi e patologie.
Esploreremo, in questo breve scritto, le origini e lo sviluppo del Tuina Cinese, nonché la sua efficacia, i campi di applicazione e le patologie trattabili con maggior successo; verrà inoltre effettuato un confronto con la Massoterapia Occidentale per evidenziarne le differenze, peculiarità e similitudini.
Origini e Sviluppo del Tuina Cinese
Il Tuina Cinese ha radici antichissime, che risalgono a oltre 2.500 anni fa e forse più, massaggiare le zone dolenti, frizionare vigorosamente le aree in cui si sente freddo, cercare e premere punti capaci di alleviare il dolore locale, sono gesti istintivi, che l’uomo ha sicuramente praticato fin dagli albori della sua esistenza, per cercare di lenire le proprie sofferenze con i mezzi a propria disposizione.
Queste scoperte iniziarono ad essere tramandate di generazione in generazione, fino a costituire un insieme esperienziale di manovre efficaci per riscaldare, sbloccare, rilassare la muscolatura e i punti particolarmente utili in caso di dolore e lenire il malessere nelle diverse aree del corpo.
Naturalmente non è possibile sapere come sia avvenuto questo lungo processo, che prese forma durante la preistoria, ma sappiamo con certezza che il massaggio era già utilizzato in Cina a scopo terapeutico, fin dall’inizio dell’epoca storica conosciuta, grazie alle testimonianze presenti sulle ossa oracolari dell’Epoca Shang (all’incirca dal XVI al XI secolo a.C) e sappiamo anche, che era utilizzato alla Corte Imperiale per la cura dei membri della Famiglia Reale.
A questo proposito, vale la pena ricordare, che la parola TuiNa (che letteralmente significa “spingere ed afferrare”), iniziò ad essere utilizzata per indicare il massaggio a partire dalla dinastia Ming (1368-1644), mentre in precedenza erano in uso espressioni diverse:
“Fu” (percuotere) durante l’epoca Shang, “Anqiao” (premere e muovere) e “Qiaomo” (muovere e frizionare) nel periodo pre-Han, e “Anmo” (premere e frizionare) dalla dinastia Han dal 201 a.C 220 d.C, fino alla dinastia Ming.
Col perfezionamento delle tecniche utilizzate, l’uomo iniziò a costruire semplici strumenti per coadiuvare il massaggio, per renderlo più efficace ed adatto alle diverse zone da trattare, lo testimoniano alcuni ritrovamenti avvenuti nelle tombe dell’epoca degli Stati Combattenti (453 a.C – 221 a.C) dove sono stati rinvenuti piccoli pezzi di pietra, che corrispondono alla descrizione degli aghi rotondi fornite dallo Huangdi Neijing, il “Canone di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo”. I testi antichi più interessanti per quest’epoca però, sono quelli emersi dallo scavo di una tomba di Mǎ Wángduī, nella regione dello Hunan, il cui proprietario era stato seppellito nel 168 a.C.; le opere di questa Medicina (su seta e tavolette di legno di bambù) lì disseppellite, sono state in gran parte copiate all’inizio dell’epoca Han o fra la dinastia Qin e la dinastia Han, ma il contenuto della maggior parte di questi testi in realtà è precedente allo Huangdi Neijing.
Particolarmente degno di nota è il Wushier Bingfang “Ricette per cinquantadue malattie” che contiene numerosissime riferimenti al trattamento con il massaggio di diverse patologie all’interno di moltissimi ambiti la medicina esterna: la traumatologia, la medicina interna e la pediatria, presenta inoltre alcuni strumenti utilizzabili in abbinamento al massaggio più specializzati rispetto agli aghi in pietra usati in precedenza: una zucca forata per il trattamento delle ernie inguinali, un mestolo utilizzabile sia per spargere liquidi che per sfregarlo sulla cute fino a ottenerla comparse di petecchie (una sorta di primitivo Guasha) e una piuma utilizzata per spalmare unguenti sulle punture di insetto.
Il testo detto Yangsheng Fang “Ricette per Nutrire la Vita” parla invece del massaggio effettuato con la stoffa medicata, ossia seta immersa in un decotto, oppure spalmata con particolari medicinali, seguendo una procedura ben precisa impiegata per riscaldare e tonificare lo Yang, o per aumentare lo Yin, o tonificare la Yuanqi e per prevenire problematiche sessuali maschili e femminili.
La storia per arrivare ai giorni nostri, sarebbe ancora lunga e dettagliata, questo è solo un piccolo stralcio, per rendersi conto di quanto siano antiche e profonde le radici che hanno creato e portata fino ai giorni nostri, questa Arte (perché è di questo che si tratta) di terapia manuale e quindi la prima e più antica forma di Medicina.
Questa forma di terapia manuale, si basa sugli stessi principi diagnostici e terapeutici sui quali è basata tutta la MTC, il ripristinare l’equilibrio tra lo Yin e lo Yang riportando armonia nel sistema degli Zang-Fu (Organi e Visceri) e soprattutto nel sistema dei Canali Energetici, basandosi sul principio che qualsiasi disequilibrio, dal più insignificante al più grande, può essere causa di malattia.
Il Tuina Cinese, combina alla manipolazione corporea, l’uso della digito-pressione sugli specifici Agopunti (Xuéwèi) e l’uso di tecniche manuali, che vanno ad agire sempre più in profondità, nella fattispecie, mobilizzazioni e manipolazioni articolari (Yaofa e Banfa).
Durante il percorso terapeutico, il Tuinaista si avvale anche della collaborazione di medici che praticano altre branche della MTC, quali l’Agopuntura, la Dietetica, la Fitoterapia, ma in particolar modo il Tuina non può far a meno di del Qigong.
In occidente viene perlopiù praticato a livello rilassante\amatoriale, mentre in Cina viene utilizzato anche negli ospedali, come una vera e propria “ginnastica medica curativa” e per chi pratica il Tuina è “pane quotidiano”, in quanto, innanzi tutto, per operare sulla salute delle altre persone, bisogna prima essersi presi cura della propria, per insegnare ai Pazienti esercizi per coadiuvare i trattamenti, bisogna pima averli imparati, praticati e interiorizzati e soprattutto, per praticare il Tuina, c’è bisogno di Equilibrio, Forza, Coordinazione e Resistenza, tutte qualità che si acquisiscono e mantengono nel tempo, praticando quotidianamente appunto il Qigong.
Efficacia del Tuina Cinese
Il Tuina Cinese è composto da circa 35 manualità diverse di base, ognuna di esse ha una particolare efficacia su precise zone del corpo e peculiarità, a seconda di come si esegue, variando per esempio la velocità, profondità o tempo di applicazione, assumono caratteristiche energetiche diverse (Tonificazione, Armonizzazione, Dispersione).
Ci sono poi altre manovre più complesse, che hanno azione specifica a livello della fascia, dei muscoli, tendini e delle articolazioni.
Essendo una tecnica esterna, trova il suo maggior utilizzo ed efficacia prevalentemente su tutte le patologie a carico del sistema muscolo scheletrico quali: lombalgia, cervicalgia, dolori e tensioni muscolari e articolari, lesioni e recupero funzionale post-traumatico, ma può avere buon effetto anche su disturbi più interni: gastrointestinali, respiratori, problemi neurologici e disturbi a carattere depressivo e del sonno, disturbi respiratori come l’asma, la bronchite e le infezioni del tratto respiratorio superiore.
Il Tuina, è stato riconosciuto dall’OMS nel 1998 come massaggio terapeutico per le seguenti patologie: cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, lombo-sciatalgie, patologie della spalla, epicondilite, tunnel carpale, e tutti i disturbi che possono essere ricondotti all’occidentale reumatologia (identificata dalla MTC come “Sindrome Bi Ostruttiva Dolorosa”).
Il Tuina Cinese, può essere praticato su persone di tutte le età, compresi neonati e bambini, per questi ultimi esiste una branca molto specializzata, il Tuina Pediatrico, che ha una tecnica di trattamento e una diagnostica completamente diversa da quelle applicati sugli adulti.
Finché il maschio non raggiunge la maturità sessuale (16 anni) e la femmina (14 anni) per la MTC vengono considerati bambini, un essere “a sé stante”, che ha un sistema energetico che si comporta in maniera diversa da un uomo o da una donna, infatti i terapisti di questa specialità il Tuina Pediatrico appunto, seguono un percorso di studi teorico\pratico dedicato e assolutamente diverso dal Tuina tradizionale che si usa sugli adulti, un vecchio adagio cinese infatti recita: “Il bambino non è un piccolo adulto”.
Confronto con la Massoterapia Occidentale
Sebbene il Tuina Cinese e la Massoterapia Occidentale abbiano obiettivi simili, ci sono alcune differenze significative tra le due pratiche. La Massoterapia Occidentale, si concentra principalmente sul trattamento dei tessuti molli e sulla manipolazione muscolare e articolare, sul ripristino di funzionalità biomeccaniche, scioglimento di tensioni, risoluzione di dolori e ripristino di funzionalità articolari.
Il Tuina Cinese, che si basa sui principi della MTC, è più incentrato sul riequilibrare energie, ristabilire equilibri, non esclusivamente fisici, il lavoro più che sulle strutture muscoloscheletriche, è improntato sui Canali e sui punti dell’Agopuntura, il Paziente viene valutato e preso in carico sotto il profilo “energetico” ossia, oltre che ai suoi disagi e dolori somatici, si tengono in grande considerazione anche quelli emotivi, mentali ed esistenziali, ed è questo che determina la differenza\valore aggiunto più evidente.
Quando insegno questa materia a massoterapisti, fisioterapisti, medici o infermieri occidentali, il concetto e la teoria di base che mi preme di trasmettergli è proprio questo diverso approccio “energetico”, cioè apprendere una nuova chiave di lettura per interpretare il corpo umano e le sue interazioni col Cosmo, approccio che, introducendo le basi della MTC quali il Taijitu, lo Yin e lo Yang, la teoria dei Cinque Movimenti, le Otto Regole Diagnostiche ecc. dà una marcia in più, sia a livello terapeutico, che soprattutto diagnostico e prognostico, in confronto a quella che è la visione prettamente meccanicistica della fisiopatologia occidentale.
Chiaramente non sto sminuendo l’approccio convenzionale, tutt’altro, è proprio l’unione del meglio delle due tecniche e l’integrazione delle due discipline, che fa un Terapista completo a tutto tondo, il padroneggiare delle terapie manuali con una doppia visione, avendo a disposizione nuovi strumenti, fornisce un ampio spettro di conoscenze, che implementa in maniera esponenziale l’efficacia di quest’Arte millenaria, questa antica forma di Medicina: il Tuina Cinese.